Quanto costa la pubblicità su Facebook? 𐃘 Poco, se…

Quanto costa Facebook ADS?

Adoro questa domanda!

Adoro l’attesa che si legge sulle facce di chi aspetta una risposta completa, una volta e per sempre. Anche se l’argomento è complesso, non significa che non si possa dare una risposta chiara e utile! Se hai un business lavori con i dati e per fare un piano ti servono dati attendibili.

Facebook ADS può potenziare il tuo negozio o la tua offerta con costi certi, quindi non speranze ma certezze.

I numeri ci sono, eccoli!

 

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Il costo delle inserzioni Facebook si può controllare facilmente. Se ti avvicini al gestore di pubblicità di Facebook per la prima volta sono sicuro che avrai dei dubbi grandi come una casa su come si usa  e quanto ti costerà. Il dubbio più grande però riguarda l’utilità dell’operazione perchè Facebook è considerato un luogo dove la gente perde tempo e pubblica solo stupidi selfies e gatti pelosi.

Torniamo alla domanda principale.  Quanto costa farsi pubblicità con Facebook? Eviterò attentamente di rispondere “dipende”! Scommetto che chi legge ha poco tempo ma molta voglia di investire e fare profitti subito. Condivido lo stato d’animo e odio sentirmi dire “dipende”!

Uno specialista oggi può avere accesso ai dati utili ed estrapolare solo quelli che ci interessano oggi, e questo è proprio quello che ho fatto, ho cercato e fatto ordine non semplicemente trovando i numeri ma anche sottolineando quali sono i fattori che fanno variare il costo della pubblicità con Facebook.

 

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Ecco subito i primi dati davvero utili da cui partire.  0,27€ è il costo medio che ha pagato un inserzionista Facebook nel 2016 per un click, ma attenzione perchè purtroppo è un indicatore molto vago, essendo la pura media mondiale.

Abbiamo scoperto che in Australia si paga oltre 0,7 €, mentre in Turchia meno di 0,10 cent. Invece circa 7€, sempre a livello mondiale, è ciò che gli inserzionisti hanno pagato per avere 1000 visualizzazioni del loro contenuto.  L’Italia si trova ancora nella fascia più economica, per adesso, costa meno di Germania, Francia e Spagna ed è proprio il caso di approfittarne prima che questo cambi!

Ora, partendo da questi dati sembra facile calcolare di quanti clicks abbiamo bisogno e paragonarli a quanto paghiamo oggi su altri canali, ma non è così semplice.  Il motivo sta nel fatto che oltre alle differenze geografiche esistono differenze enormi di costo a seconda che ci si rivolga a donne o uomini oppure a giovani o “diversamente giovani”!

Senza scendere in dettagli noiosi è bene sapere che le donne costano un pò di più e che i giovani costano meno.  Il vostro importo per ogni click ha costi diversi anche se questo avviene di giorno o di notte, in estate o in inverno e addirittura a seconda del giorno della settimana! Diciamo che una notte di una domenica di Settembre dovrebbe costare meno che al solito, ma andiamo avanti senza perderci nei dettagli.

I fattori che influenzeranno il costo della tua pubblicità Facebook ADS saranno:

  • Il tuo target
  • il tuo settore
  • il tuo obbiettivo pubblicitario
  • la tua audience
  • la qualità del tuo annuncio
  • il tipo di asta e il budget

L’obiettivo della campagna uno dei fattori più pesanti in termini di costo, se il tuo è ottenere clicks sul link che rimanda al tuo sito, Facebook individuerà per te utenti disposti a farlo con più probabilità. Se il tuo desiderio è invece collezionare contatti da usare in futuro, il sistema mostrerà la tua inserzione a chi è in genere più propenso a compilare formulari.

Bene, tutto questo lavoro ha un costo, il costo è (spesso) incorporato nel prezzo più alto del click e questo ti appare subito evidente quando imposti una campagna, dato che il sistema ti mostra una forchetta di stimato di quante persone raggiungerai con quei soldi avendo quell’obiettivo.

Riassumendo si può dire che una campagna con obiettivo una “conversione” costerà di più di una “notorietà del marchio”, anzi, tanto di più. Per chi non mastica ancora il termine (meglio impararlo subito..) conversione è portare gli utenti a compiere un acquisto o una determinata azione di valore per noi.

 

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Un altro fattore determinante per il costo è la precisione che pretendi. Una campagna che vuole un pubblico raffinatissimo, solo in certi orari o con certe modalità ha prezzi più alti. Se ad esempio hai un pubblico target tra i 50 e i 55 anni, uomo, colto e benestante che ama l’Hip-Hop in provincia di Frittole(!) è poco probabile che sia un pubblico sufficientemente ampio, quindi pagherai di più.

Come funzionano le aste?

Qui la faccenda è un pò più oscura, in quanto facebook si riserva di mostrare di più o di meno il nostro contenuto a pagamento a seconda di alcuni fattori. Il desiderio del sistema è fare in modo che chi paga gli ADS ottenga ricchi risultati  e che gli utenti vedano contenuti interessanti per loro. Quindi a differenza di un’asta tradizionale qui abbiamo un insieme di interessi che decidono quanto raggiungeremo gli utenti, quindi non vince solo l’offerta più alta.

Diventa conveniente per chi vuole pubblicizzarsi, generare contenuti gradevoli e rilevanti, al fine far felice il sistema e arrivare a più persone. 

Ci sono due tipi di aste a cui si può partecipare quando si creano annunci Facebook (tantissimi inserzionisti non conoscono o non usano questa possibilità), automatica e manuale.

Neanche a dirlo la più diffusa è l’automatica, si lascia a Facebook la decisione di avere il maggior risultato al miglior prezzo. Non è sbagliato in termini assoluti, ma è come chiedere al pescivendolo se i pesci sono freschi, che volete che vi risponda?!  “Giocare” con l’importo che si è disposti a pagare per un click prende tempo e risorse da parte di chi gestisce l’account ma può aumentare molto i risultati ed abbassare i costi. Scrivo “giocare” perchè l’importo del click può cambiare continuamente.

 

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Audience

Il pubblico a cui tu vuoi rivolgere influenza molto l’importo che pagherai.  Se, ad esempio, sei un idraulico e selezioni come publico persone interessate in “idraulico” e basta forse non otterrai buoni risultati, perchè starai parlando a chiunque è o è stato interessato a “idraulico” e magari non lo è più o magari non è proprietario di una casa.  Ci sono centinaia di attributi disponibili per selezionare il nostro pubblico e generare pubblici che “funzionano” (e sapere che funzionano) è un lavoro da specialisti che può prendere mesi o anni!

Qualità degli annunci

Insieme alle audiences, la qualità è, secondo me (e secondo gli studiosi del settore), uno dei fattori più rilevanti in ottica di costo/beneficio.  Facebook ti invita a tenere una specie di diario della tua vita e dei tuoi interessi online, è uno spazio dove trovi e discuti argomenti che ti interessano e non ti annoiano, quindi devi essere brava a fare pubblicità visto che non è il luogo adatto a messaggi pubblicitari tradizionali.

Avrai notato che è Facebook è un’applicazione dove siamo più inclini a guardare piuttosto che a fare, teniamolo presente prima di generare (e pretendere di diffondere a basso costo) contenuti banali e noiosi.

I tuoi annunci devono essere in grado di generare emozioni, attirare interesse e (se va bene) spingere all’azione!  Quindi se pensi che basti il tuo logo o una foto e due righe che spiegano quanto sei brava forse stai per perdere tempo e soldi.

Rilevanza dell’annuncio

 

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Dopo aver raggiunto un numero sufficiente di utenti Facebook misura la reazione al tuo AD e gli assegna un “punteggio di rilevanza” da 1 a 10.

Non è più basato solo sui clicks e sulle azioni effettuate ma anche sul tempo che l’utente resta fermo a guardare  senza scorrere via.  A questo punto è chiaro che ti conviene molto lavorare su questo aspetto ed ambire ad un 10 dato che può farti risparmiare molto denaro.

Settore

Qui procediamo per logica e vediamo il perchè un settore deve avere costi diversi da un altro. Se vedi Maserati è facile che pagherai di più che se vendi un e-book da 3€. In media auto, tecnologia e servizi professionali costano di più. Tienilo presente quando fai dei paragoni.

Il modo migliore per abbassare i costi pubblicitari Facebook è delegare a chi sa come farlo ed è aggiornato sulle tecniche per pagare meno.

Con centinaia di dettagli di targetizzazione tra cui scegliere e una miriade di fattori da conoscere e controllare è praticamente impossibile che un profano riesca a non sperperare denaro in ADS. Se lo hai fatto da sola in passato valuta anche che lo strumento si è enormemente evoluto, questo è un bene ma è anche diventato più complicato da usare.  Chiediti anche se il tempo che usi per la gestione dalla pubblicità non è tempo che stai sottraendo ad attività più proficue relazionate al tuo business. Pochi euro al giorno ben gestiti possono dare risultato davvero strabilianti in paesi come l’Italia dove il costo è ancora onesto.

Nella foto sotto ecco il costo medio di Facebook ADS in Italia. Se il vostro gestore vi fa spendere più di così allora siete sopra la media nazionale.

 

Studio di eMarketers.com 2016

 

Studio di eMarketers.com 2016

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